Nella buca del coniglio con Stephen King ed il presidente Kennedy.
Tornare indietro nel tempo. Un tempo storico ben preciso, un evento che cambierà la storia del mondo. Salvare un presidente: John Fitzgerald Kennedy. Se poteste tornare in dietro nel tempo, lo salvereste?
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Stephen King sfida di nuovo se stesso per regalarci un'avventura che ha il sapore di un viaggio tra i mondi in stile Dark Tower. In questo caso il viaggio è verso Dallas (città in cui Kennedy verrà assassinato) ed il libro è 2211//63.
In alcuni dei sui libri precedenti ci sono dei personaggi che menzionano il presidente ed io ne voglio ricordare uno in particolare: Joe St. George.
Joe è il marito di Dolores Claiborne e possiamo definirlo un redneck perché ne ha tutte le caratteristiche: è un uomo rabbioso, razzista, un ubriacone, uno che si arrossa il collo facendo lavoretti sotto il sole. Ma la cosa che ci interessa è che Joe è un Repubblicano, sua moglie ci dice che sarebbe stato contento della morte di Kennedy. Stephen King ha disseminato i suoi libri di piccoli indizi, ci ha mostrato di che pasta erano fatti quelli che odiavano un presidente che si batteva per i diritti di tutti. In un suo discorso J. F. Kennedy disse:
«Già cento anni sono trascorsi da quando il Presidente Lincoln liberò gli schiavi e, tuttavia, i loro eredi, i loro discendenti, non sono ancora pienamente liberi. Non si sono ancora affrancati dai lacci dell'ingiustizia e dall'oppressione sociale ed economica. E questa nazione, con tutte le sue speranze e i suoi motivi d'orgoglio, non sarà pienamente libera fino a quando non lo saranno anche tutti i suoi cittadini.»
Ma torniamo a 22/11/63. Il protagonista è Jake Epping un insegnante d' Inglese che verrà a conoscenza di un passaggio che conduce nel passato, quando lo si attraversa ci si ritrova nella Lisbon Falls (città del Maine dove vive il protagonista) del 9 settembre 1958. Il passaggio gli è stato mostrato da Al Templeton, proprietario di una tavola calda, che gli affida il compito di salvare il presidente. Jake si ritroverà a dover assumere una nuova identità per poter essere credibile e per poter trascorrere i cinque anni che lo separano dell'evento senza destare troppi sospetti.
Una delle prime città in cui George Amberson (è questa la nuova identità di Jake) mette alla prova se stesso è Derry. Ed ecco che subito ci si ritrova a pensare ad It ed il viaggio assume tinte scure.
Non voglio svelarvi troppo perché vi renderei la lettura meno piacevole ma ci tengo a dirvi cosa ne penso di questo romanzo.
Prima di iniziare la lettura avevo passato un periodo in cui leggere era diventato un peso. Non riuscivo a farmi piacere nessun libro, anche 100 pagine mi sembravano un' Odissea.
E allora perché hai deciso di iniziare un libro che ne ha quasi 800?
Me lo sono chiesta anch'io. Era da tempo che desideravo leggerlo e l'uscita della serie tv mi ha dato una spinta in più. Inutile dirvi che mi è piaciuto da subito. Sono riuscita a leggerlo in poco più di una settimana.
Quello che ti spinge ad andare avanti e avanti con la lettura è la curiosità. E' la sana voglia di scoprire come andrà a finire Nel libro non ci sono mai punti morti, c'è sempre qualche mini missione da compiere per il nostro Jake/George, e c'è spazio sempre per i sentimenti. Il passato diventerà per lui un luogo in cui sentirsi a casa, un luogo in cui indossando una maschera riuscirà a tirar fuori il vero se stesso. George è quanto di meglio Jake possa diventare.
Nella Lisbon Falls del 2011 Jake è un marito fallito, la sua ex moglie è un'alcolizzata; negli anni sessanta è invece un cittadino del Texas amato e rispettato. Riesce ad essere un uomo che sviluppa tutte le sue capacità mettendole a disposizione della piccola comunità di Jodie.
Piacevole è anche tornare agli anni sessanta; fare un tuffo in quegli anni e poterli vivere attraverso gli occhi di Jake/George è molto meglio che aprire un libro di storia perché abbiamo la possibilità di capire quanto fosse duro quel periodo storico. Stephen King ci racconta della disparità tra bianchi e neri e dei pregiudizi che colpiscono gli ebrei. Gli anni sessanta sono una bomba ad orologeria.
22/11/63 è un romanzo che vi farà amare Stephen King (se già non lo amate) ed è un romanzo che vi condurrà in una avventura carica di suspense e di emozioni. E ricordatevi che:
"La vita è un lancio di monetina."
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