Che Ragazza di Cathleen Schine: recensione







"Se non manchi a nessuno,
non esisti davvero."










Trama

In una campagna americana si trova Fin, un curioso ragazzino che ama immensamente la sua famiglia e Gus, il suo fedele collie. Fin scopre un giorno di avere una sorella, una sorella che è scappata in Italia e che suo padre vuole a tutti i costi riportare a casa e sulla "retta via". E' così che conosce finalmente Lady, una bellissima ragazza che lui paragona ad una possente e maestosa cavalla (non nel senso in cui pensate voi). Ribelle, testarda e bizzarra; Lady era stata promessa sposa ad un ragazzo che non amava e si era così allontanata da quel padre che lei vedeva come un tiranno. I destini di Lady e Fin si incroceranno di nuovo in seguito a delle vicende che non voglio anticiparvi e che costringeranno la ragazza a prendersi cura di suo fratello. 

Il mio parere  

Che ragazza! mi è stato regalato da un caro amico e per un paio di anni è rimasto zitto e tranquillo sulla mensola di camera mia a prendere polvere, fino a quando non ho deciso che era arrivato il momento di dedicargli attenzione. Scelta migliore non ci poteva essere; questo romanzo è eccezionale sin dalle prime pagine. Che ragazza! è uno di quei libri americani scritti proprio come piacciono a me, a parlare dei personaggi sono i molti dialoghi ed un narratore esterno. In realtà non succede poi molto, Lady e Fin sono i protagonisti indiscussi ed attorno a loro ruotano diverse situazioni: tre pretendenti si contendono la mano della ragazza e Fin deve aiutarla a scegliere il migliore. Il vuoto, l'indecisione e l'amarezza riempiono la vita di Lady che sa però essere gentile, affettuosa e scherzosa proprio con quel fratello che si è ritrovata a dover accudire; Fin è il figlio che non è mai stata costretta ad avere, per questo gli vuole bene. Lady è una sorella con la testa fra le nuvole ma che al momento giusto sa come rendere felice il piccolo Fin con doni e parole di conforto. Che ragazza! è un romanzo che merita sicuramente di essere letto perché strappa sorrisi e forse anche qualche lacrima. 

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